Un Dio per l’uomo

«Se dici: Fammi vedere il tuo Dio, io ti dirò: Fammi vedere l’uomo che è in te, e io ti mostrerò il mio Dio. Fammi vedere quindi se gli occhi della tua anima vedono e le orecchie del tuo cuore ascoltano. […] Dio, infatti, viene visto da coloro che lo possono vedere, cioè da quelli che hanno gli occhi. Ma alcuni li hanno annebbiati e non vedono la luce del sole»[1] .

Premessa

Ho cercato di leggere e collocare il titolo affidatomi (“Un Dio per l’uomo”) all’interno di quello che viene presentato come obiettivo dell’intero ciclo de “i Martedì alla Gregoriana”: Chiamati a vivere l’umanesimo cristiano. «Ma – ha affermato Papa Francesco al V Convegno ecclesiale di Firenze (10 Novembre 2015) – dobbiamo sempre ricordare che non esiste umanesimo [cristiano] autentico che non contempli l’amore come vincolo tra gli esseri umani, sia esso di natura interpersonale, intima, sociale, politica o intellettuale». ……

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[1]   Teofilo d’Antiochia, Ad Autholicum, I, 2.7: PG 6,1026-1027.1035.

 

Allegato: Testo della relazione

 

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