Vi sono terre che sembrano vivere di contraddizioni; alcune delle quali saltano subito agli occhi, mentre altre richiedono conoscenze specifiche e occhi particolarmente allenati per essere colte.
È l’esperienza che ho fatto nei giorni scorsi tornando in Calabria per un confronto tra storia, cronaca, impegno sociale e fede, alimentato dal romanzo «La tomba di Erodoto» (Falco editore) del giornalista Domenico Marino. La Calabria, spesso terra di confine geografico e forse pure “periferia economica”, ma che non è affatto periferica dal punto di vista culturale. Soprattutto non lo è quella che in Calabria fu la piana di Sybaris, la polis magnogreca che ha lasciato tracce nella storia oltre che in scritti di altra natura. Lo attestano le sentenze riguardanti la Sybaritica mensa, registrate fra le sentenze medievali (Walther 30945b) e attestate, ad esempio in Libanio (Ep 1175,1 [11,15s. FӦrster]); ma lo attestano anche i Sybaritici libelli presenti in Marziale (12,95,2). …. (testo completo)
Fonte: Il Sole 24 ore – Commenti / Cultura e società – 13 agosto 2016 – Link