Questa sera avverto come sia particolarmente significativo partecipare con voi – volto della Chiesa che è in Ales-Terralba – alla Festa del Sinodo diocesano, felice occasione nella quale viene consegnato il frutto di questo evento di grazia: con le sue proposizioni, il Libro del Sinodo conclude il periodo celebrativo e nel contempo apre la fase dell’attuazione.
Tra l’altro, c’è piena sintonia tra il titolo che avete voluto affidare a questo mio intervento – La Chiesa italiana di fronte alle sfide dell’Evangelii gaudium – e l’intento che ha animato i lavori sinodali, laddove vi proponevate di “superare la soglia”, come Pietro nella casa di Cornelio (At 10,27) “per andare incontro all’altro” e “affrontare insieme la traversata del lago (Gv 6,16) per raggiungere insieme – sulla stessa barca – l’altra riva”.