Integrità

Rubrica de Il Sole 24ore “Abitare le parole”

Colpisce, nel gruppo scultoreo Apollo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini, il dinamismo col quale l’artista rende il momento in cui gli arti di Dafne si trasformano in ramoscelli di alloro. Sembra di scorgervi lo stesso dinamismo interiore che anima le scelte delle persone alle quali viene riconosciuto il requisito della integrità.
A ispirare l’opera, realizzata tra il 1623 e il 1625 ed esposta nella Galleria Borghese di Roma, è il mito greco, ripreso da Ovidio nelle Metamorfosi. Il poeta romano carica di pathos sia i gesti fisici sia gli aspetti psicologici del drammatico momento in cui Apollo, innamorato, cerca di raggiungere Dafne, mentre questa corre per sottrarsi al suo abbraccio. Lo fa per conservare la sua integrità. Arriva perciò a rivolgere una preghiera al padre: «Aiutami, padre. Se voi fiumi avete qualche potere, dissolvi, trasformandola, questa figura per la quale sono troppo piaciuta!» (I, 545). Dafne viene trasformata in una pianta di alloro, pur di mantenere fede al suo voto di castità. Diventa così simbolo di uno dei temi più discussi nella storia: l’integrità morale.
Come dimostrano le intense pagine di Ovidio e la splendida scultura berniniana, l’integrità è frutto di scelte operate da chi sente l’esigenza di vivere in coerenza con idee e valori avvertiti come propri e imprescindibili per sé. Tanto da suggerire scelte poco o per niente compatibili con il comune pensare. E per le quali, con coraggio, si dà conto solo alla parte più profonda e autentica di sé. Senza che questo porti a coltivare un senso di estraneità o di superiorità nei confronti del mondo circostante. Come accade invece in chi confonde grossolanamente l’integrità con l’integralismo. Parole con significati diversi, pur derivando dallo stesso termine latino integer.
La presunzione dell’integralista lo porta a non essere disponibile al dialogo e a qualsiasi confronto. Si rifiuta di respirare aria nuova. La persona integra ama invece tutto ciò che facilita il raggiungimento di un equilibrio interiore. È pronta a cogliere tutto ciò che, nelle relazioni, facilita l’ascolto delle convinzioni più intime. Evitando ciò che tendenzialmente può corromperla. Come richiede la parola latina integer, all’origine dell’italiana integrità. Integer è infatti composta dal prefisso privativo in (non) e tangĕre (toccare). Essa fa riferimento, letteralmente, a tutto ciò che è “intatto/non toccato” dal compromesso, dalla pratica della falsificazione e dei doppi standard. Malattie mortali nelle relazioni e di una vita sociale giusta e funzionante.

Integrita

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