Festa dell’Assunta. Anche nel cuore dell’estate vacanziera si affacciano esperienze destinate a lasciare un segno profondo. Esperienze che parlano il vivo linguaggio della tradizione, così diverso e distante da quel folclore che pretende di riesumare il passato a meri fini commerciali. Esperienze che, da nord a sud, qualificano sul territorio la proposta religiosa, culturale e turistica del nostro Paese. Davvero, come scrive papa Francesco, «una cultura popolare evangelizzata contiene valori di fede e di solidarietà che possono provocare lo sviluppo di una società più giusta e credente, e possiede una sapienza peculiare che bisogna saper riconoscere con uno sguardo colmo di gratitudine».
Per non restare nel vago, vorrei dedicare queste righe a raccontare in presa diretta ai lettori di “Avvenire” quanto ho vissuto ieri sera, vigilia della solennità dell’Assunta, a Monopoli. L’evento, oltre ad essere emblematico, offre alcune piste di riflessione dalle quali forse non sarebbe sbagliato lasciarsi coinvolgere. A mia volta, non esito a riconoscere di esserne rimasto tanto partecipe quanto commosso. … (leggi l’articolo completo)