di Mimmo Muolo – ROMA. Lavoro che manca: «Un’emergenza nazionale». Lavoro che c’è e che – si auspica – potrebbe esserci sempre più, ma con il contributo di tutti e «senza dannosi scaricabarile». Lavoro che in futuro cambierà. Sicuramente però, oggi e ancor più domani, il lavoro è e resterà centrale nell’esistenza degli uomini e delle donne, «non può essere ridotto alla sola, pur importante, dimensione economica» e sempre più sarà «associato al senso della vita». Perché, come insegna il Papa, è «questione di dignità». Lo scrive la Commissione episcopale per i problemi sociali nel Messaggio per il 1° maggio che Avvenire pubblica integralmente in questa stessa pagina e che ieri è stato presentato in una conferenza stampa (in cui si è parlato anche di Alitalia e polemiche contro i migranti, come riferiamo a parte), cui hanno preso parte il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro e il direttore generale di Federcasse Sergio Gatti, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato organizzatore delle Settimane sociali, insieme con il direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale sociale, don Fabiano Longoni. …. (testo completo)
Avvenire – Primo Piano – 27 aprile 2017 – pag. 8