Giovani? Per provare a definirli, la letteratura sociologica costruisce una costellazione di acronimi: neet generation, millennials… La realtà, per fortuna, è sempre molto più ricca delle sigle, pur necessarie.
Loro sono altro. E quanto sta avvenendo a Cracovia lo documenta senza mezzi termini. La crisi economica che loro patiscono, forse più di altre categorie della società, li ha resi disincantati rispetto al loro futuro. Non cercano un posto fisso, non potrebbero pretenderlo, sono disposti a cercarlo altrove. In Europa, nel mondo. Loro, generazioni senza più premesse né promesse viaggiano con “solo bagaglio a mano”. Gli studi sulla religiosità rincarano la dose registrando l’aumento sensibile dell’ateismo giovanile (Piccoli atei crescono di Garelli) e il sorpasso sulla privatizzazione del sentimento religioso (Dio a modo mio dell’Università Cattolica di Milano). …. (testo completo)
Il Sole 24 Ore – Commenti e Inchieste/ 30 luglio 2016 – Pagina 18