Rubrica de “Il Sole 24ore” Abitare le parole / Equilibrio –
L’etimologia latina spiega la parola equilibrio attraverso l’unione di aequus (uguale) e libra, col significato letterale di bilancia, ma con l’esplicito rimando all’attenzione, valutazione e discernimento richiesti per utilizzare al meglio le indicazioni fornite dalla bilancia. Ed è proprio l’insieme di questi atti a definire in maniera completa l’equilibrio. Compagno silenzioso ma fondamentale della nostra quotidianità. L’equilibrio ci fa stare in piedi o permette di rialzarci quando cadiamo. A stare e soprattutto a vivere in equilibrio si impara. È la prima conquista per i bambini (e adulti) che vogliono andare in bicicletta. Al di là di questo ambito specifico, mamme e papà sperano che i propri figli acquistino e conservino l’equilibrio necessario nei percorsi di vita che li porteranno a realizzarsi più o meno lontani da loro.
Equilibrio e movimento, quindi. «La vita è come andare in bicicletta – ha scritto Einstein -, se vuoi stare in equilibrio devi muoverti». Lo stesso movimento necessario, ricorda papa Francesco, a chiunque voglia evitare di intristirsi e di affogare in schemi rigidi e senza vita, che rendono sicuri ma infelici. «L’equilibrio della Chiesa è nella mobilità, nella fedeltà allo Spirito Santo – ha detto il Papa nell’omelia del 24 aprile 2018 -. Qualcuno diceva che l’equilibrio della Chiesa assomiglia all’equilibrio della bicicletta: è ferma e va bene quando è in moto; se tu la lasci ferma, cade».
All’equilibrio e all’importanza che esso riveste nei vari ambiti si interessano varie scienze e discipline diverse: dalla filosofia alla fisica, dalla chimica alla narrativa, dalla storia alla biologia, dall’economia a molte altre ancora. La morale epicurea, che non prevede dualismi tra anima e corpo, vede nell’equilibrio tra le due dimensioni della persona l’unica possibilità che questa ha di vivere in maniera positiva e consapevole.
Pitagora – impegnato nello sforzo di organizzare la vita della comunità ricalcando i principi che regolano la vita del cosmo – invoca l’equilibrio vigente tra forze cosmiche come modello per l’armonica mescolanza di qualità opposte. All’importanza dell’equilibrio, come “giusto mezzo” nelle relazioni e nella vita, fanno appello anche Aristotele, Confucio e Platone. A differenza di quello che avviene in letteratura, dove la rottura dell’equilibrio è un elemento narrativo cruciale per costruire un intreccio che abbia presa sul lettore, nella vita una frattura nella linea dell’equilibrio non garantisce interesse e qualità. Anzi. Anche quando si tentano le imprese più difficili, si puntano obiettivi alti, si lavora per cambiare le cose e magari si provano strade nuove, l’equilibrio è un alleato fedele. Contribuisce a mantenere in equilibrio i propri conti, ma anche emozioni e sentimenti. «Non muovere mai l’anima senza il corpo, né il corpo senza l’anima, affinché difendendosi l’uno con l’altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute» (Platone).