Impresa davvero difficile quella di vivere la realtà e di starvi dentro senza lasciarsi schiacciare da essa e senza perdere l’equilibrio necessario per assaporare tutto quello che essa è in grado di consegnarci. In questi ultimi giorni la realtà mi ha messo a contatto con due esperienze.
La Giornata mondiale dei giovani a Cracovia e la permanenza in Calabria dei bambini romeni accolti dalla «Fondazione Bambini in Emergenza». Della prima ho già scritto lo scorso sabato; un’esperienza straordinaria che ha visto centinaia di migliaia di giovani ritrovarsi tra di loro e intorno a papa Francesco per confermare la loro fede entusiasta in Gesù e la loro voglia di protagonismo in un mondo che ama pensarli più come il “futuro” che come il “presente” della società e che, proprio per questo, finisce per negare o ritardare in maniera insopportabile la realizzazione del loro futuro. (testo completo)
Il Sole 24 Ore – Commenti e Inchieste / 5 agosto 2016 – Link