Rubrica de “Il Sole 24ore” Abitare le parole / Attesa – «L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote» (Michelangelo Buonarroti). Tocca a noi riempirle, tocca a noi vivere trasformando l’attesa in occasione feconda per scorgervi direzioni, implicazioni, possibilità, conseguenze e risultati. Dal latino ad-tendere, con il suo significato di «essere orientato a…», l’attesa si riferisce innanzitutto all’arco di tempo necessario per trasformare il futuro in presente, per realizzare i nostri progetti, per cogliere i frutti del nostro essere qui e ora. Ma la parola “attesa” non fa riferimento solo al tempo che trascorre, appunto, nell’attesa. Essa descrive anche sia l’atto di attendere sia i sentimenti che affollano nel frattempo il cuore di chi attende. L’atto di attendere riempie di significato il tempo rendendolo intenso perché orientato a un evento. Quanto più forte è il sentimento che accompagna l’attesa di un evento tanto più il tempo dell’attesa apparirà lento, trasformandolo in «irrequietezza misteriosa e anonima, curiosità dell’anima» (G. Gaber). …. (testo completo)