Fermo. A pochi giorni dal ritrovamento, nel territorio della diocesi di Fermo, di un quarto ordigno, fortunatamente inesploso, davanti a una chiesa, ieri a fianco dell’ Arcivescovo Luigi Conti è arrivato il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino. Lo ha accompagnato don Vinicio Albanesi, presidente della comunità di Capodarco, che di uno di questi attentati è stato obiettivo.
L’incontro è stato reso possibile anche grazie alla realizzazione di un progetto ambizioso: l’inaugurazione a Civitanova Marche, a pochi metri dalla parrocchia salesiana di San Marone, della nuova sede Caritas, opera-segno del Giubileo della Misericordia. «Siamo a fianco di questa chiesa – ha spiegato con forza Galantino – perché continua a raccontare con concretezza l’amore misericordioso del Padre. È una risposta all’invito del Papa a sporcarsi le mani, a metterci del nostro nella vita che viviamo, a essere netti con quanti oppongono che troppa misericordia fa male perché riduce il senso di giustizia. Aprendo invece luoghi come questo – ha ribadito il segretario generale della Cei – non si fa che far avanzare la giustizia di Dio, che non é esattamente quella nostra».
Galantino ha esortato i tanti parroci presenti ad «accrescere la presenza misericordiosa di Dio laddove c’è bisogno, ispirati dalla Bibbia che – ha aggiunto – non è un insieme di precetti, ma il racconto della storia misericordiosa di Dio». Il nuovo centro ha richiesto un anno di lavoro, un impegno finanziario che supera il milione di euro. L’obiettivo è aumentare la capacità di accoglienza, arginando situazioni di disagio e povertà. La nuova Caritas è intitolata a don Lino Ramini, scomparso 10 anni fa, che ebbe l’intuizione di trasformare in centro Caritas l’edificio costruito 80 anni fa da un imprenditore locale per realizzare un asilo a favore delle famiglie della sua azienda. Vincenzo Varagona La nuova sede Caritas a Civitanova Marche.

VINCENZO VARAGONA

Fonte: Avvenire – 29 maggio 2016 – pag. 54