ROMA – In merito al fenomeno migratorio «la Chiesa e le sue realtà non devono e non possono sostituirsi al discernimento della politica e alla responsabilità di chi governa». Ma «non possono neanche girarsi dall’altra parte». Il vescovo Nunzio Galantino sottolinea con forza che tra Stato e Chiesa i «livelli di intervento diversi », ma devono convergere «sempre e tutti verso il Bene comune». E con uguale vigore ribadisce che «i problemi richiedono soluzioni adeguate, non battute polemiche, code di paglia e sorrisetti autocompiaciuti: non stiamo litigando tra bambini a scuola, stiamo parlando di problemi grossi e seri, da persone adulte».
Il segretario generale della Cei è intervenuto ieri alla presentazione del quinto numero del 2018 della rivista Limes, dal titolo «Quanto vale l’Italia». E ha inquadrato il tema da diversi punti di vista. Uno dei quali, appunto, le problematiche relative alla mobilità umana. …
Articolo completo di Mimmo Muolo – Avvenire, 21 giugno 2018