«Promuovere contesti relazionali che umanizzano lo studio e la ricerca ». Ma anche «una comunità nella quale il giovane coltiva degli orientamenti determinanti per il suo futuro, compie un serio discernimento circa il suo posto nella società e verifica le sua attitudini per metterle a servizio della professione». Sono alcune delle immagini che il segretario generale della Cei, il vescovo Nunzio Galantino, ha usato per descrivere il ruolo e il compito del sistema universitario italiano e non solo. Un luogo – di cultura, speranza e pace – con cui la Chiesa intende «rinsaldare i legami di collaborazione esistenti». Lo fa partecipando alla seconda e conclusiva giornata del convegno nazionale di pastorale universitaria dal titolo «Chiesa e università, cantieri di speranza», promosso a Roma dall’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei (diretto da Ernesto Diaco) in collaborazione con il Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Un intervento tutto teso a ribadire con forza l’intenzione della Chiesa di collaborare in questo campo della formazione in cui è presente anche con proprie strutture accademiche, perché «consapevole della rilevanza che il mondo accademico ha nella formazione delle giovani generazioni e per lo sviluppo del Paese». …. (articolo completo)
di ENRICO LENZI – Avvenire – 10 marzo 2018