Sarò pure un inguaribile ottimista (e qualche volta un “ottimista tragico”) ma – pur condividendo la diffusa delusione per una campagna elettorale che, almeno fino a oggi, sta pagando un prezzo troppo alto alla litigiosità che accompagna eventi di questo tipo – non mi è sfuggito un segnale positivo. Lo voglio condividere.
Con la speranza che non finisca nel novero delle promesse e degli impegni, ahimè, disattesi o con troppa facilità rimandati. Il segnale positivo riguarda il drammatico tema della natalità. Forse per la prima volta, dopo quarant’anni di parole e promesse, questo tema sta trovando ascolto in Italia. Alcuni hanno definito “abolizionista” la campagna elettorale in atto. Essa vedrebbe, secondo costoro, molti concorrenti iscritti a una sorta di gara nella quale vince chi dice più «no» e quindi chi evoca leggi, tasse, accordi o altro… da abolire! In questo clima, c’è stato un momento di luce. Intorno alla natalità, messa a tema da #pattoXnatalità (Forum delle Associazioni Familiari), si sono lette parole che ogni persona di buon senso vorrebbe sentir dire e soprattutto vedere come oggetto di impegno serio. La luce che ha rimesso in moto in me una vena di ottimismo è venuta dalle firme di consenso e di partecipazione convinta di uomini e donne responsabili di partiti e aggregazioni politiche. Attraverso i consensi espressi a #pattoXnatalità ho visto entrare nel dibattito pubblico …. (testo completo).
Il Sole 24 Ore – Editoriali e commenti – 27 gennaio 2018, pag. 6