Alle frequenti e diffuse prassi di interazione, interdipendenza e “contaminazione” non sempre corrisponde un ricorso e un utilizzo positivo di questi termini. Spesso ciò è dovuto a interazioni non riuscite, interdipendenze imposte o a contaminazioni pagate con rinunce eccessive. Le esperienze vissute ultimamente e in contesti diversi mi confermano ancora una volta quanto urgente sia convincersi del carattere “interdipendente” del mondo. Una interdipendenza che domanda sempre un esercizio: tenere saldamente uniti il sentire diffuso, il lessico “comune”, le dichiarazioni provenienti dal mondo economico, i tanti timori e le legittime speranze che accompagnano il nostro vivere quotidiano. Come i timori e le speranze che ho visto stampati sul volto di uomini e donne convocati da Coldiretti a Bergamo, negli stessi giorni in cui nella città orobica si ritrovavano i ministri dell’ Agricoltura del G7. … (testo completo)
Il Sole 24 Ore – Editoriali e commenti – 21 ottobre 2017 – pag. 8