La notizia della celebrazione, il prossimo 15 maggio, della XXIII Giornata internazionale della famiglia indetta dall’Onu su “Famiglie, educazione e benessere” potrebbe essere l’occasione per liberare la realtà familiare dalle angustie nelle quali troppe volte viene ricacciata; per mancanza di realismo ma anche per una eccessiva dose di ideologismo che ormai accompagna ogni legittimo confronto. L’iniziativa Onu ci dice innanzitutto che la sfida educativa che i papà e le mamme si trovano oggi ad affrontare riguarda davvero tutti, quasi costringendoci a farci tutti artigiani della «cultura dell’incontro», come suggerisce Papa Francesco. Quando infatti si vivono relazioni significative da parte di tutti e a tutti i livelli, nessuna realtà, seppur problematica, viene marginalizzata. Ognuna interpella e ognuna viene interpellata. Che pensare allora della cronica “distrazione” che accompagna la realtà familiare? Che dire della fatica che tanti giovani decisi a sposarsi incontrano per rendere feconda la loro unione aprendosi alla vita? Sembra che questo tipo di difficoltà non interessino a nessuno! ….. (testo completo)
Il Sole 24 Ore – Editoriali e commenti – 6 maggio 2017 – pag. 16