Convegno Facoltà teologiche e ISSR, 26 Gennaio 2017
Premessa
Nel proporre il mio contributo in apertura di questo Convegno, cerco di valorizzare alcuni elementi recepiti ed alcune esperienze fatte come Responsabile del Servizio della CEI per gli Studi superiori di Teologia e di Scienze Religiose. Lo faccio per rivendicare a questo organismo della Conferenza Episcopale Italiana un ruolo che non può esaurirsi nel tenere più o meno insieme realtà in continua evoluzione quantitativa e qualitativa né, con tutto il rispetto, può ridursi a quello di erogatore di fondi a strutture che si autodeterminano e si autocertificano. Nel vissuto della forma cattolica della fede cristiana infatti nessuna realtà può ritenersi autosufficiente o, peggio ancora, attardarsi in autocertificazione di origine controllata o di esclusiva sul … prodotto teologico. La Scrittura non è autosufficiente in quanto ha bisogno della Tradizione e viceversa, il Magistero deve continuamente ispirarsi alla Scrittura ed innestarsi nella Tradizione, i gesti sacramentali necessitano della parola, che in essi si incarna, l’annuncio non può non rapportarsi alla celebrazione e all’esercizio della carità e potrei continuare dettando un’agenda di riflessione che potrebbe vedere impegnati teologi e pastori in un cammino di riflessione che non potrà non ispirare l’agire ecclesiale.
Ci ritroviamo qui per riflettere sul cambio di paradigma teologico cui siamo interpellati dal presente ecclesiale con riferimento più che ovvio alla figura di papa Francesco e alle esperienze di vita ecclesiale che hanno segnato gli ultimi tempi. Per brevità ricordo le due tornate del Sinodo sulla famiglia e il Convegno nazionale di Firenze. (testo completo)
Rassegna stampa:
Mons. Galantino: “la gente non sente alcun bisogno di nuovi documenti, non dobbiamo incartare il Verbo, ma incarnarlo” – www.agensir.it – 26 gennaio 2017