Il Natale, con il suo fascino e con il suo messaggio – nonostante i tanti tentativi maldestri del cosiddetto “politicamente corretto” – continua ad esercitare un forte richiamo: ne è conferma la presenza in Chiesa anche di gente che normalmente a Messa non va.
Ma, si sa, altro è lasciarsi avvolgere dal clima natalizio …, altro è accoglierne il messaggio; quel messaggio che ci è stato riproposto dalla Chiesa nelle feste liturgiche di questi giorni. Tra queste c’è la festa del Battesimo di Gesù che, da una parte, ci invita a non allontanarci dal messaggio del Natale; dall’altra, ce ne ripropone in maniera forte il contenuto.
Il senso ultimo e più vero del Vangelo di oggi – e quindi della festa del Battesimo di Gesù – sta proprio qui: Gesù, il Figlio “amato”, è la risposta che Dio Padre dà in maniera viva e concreta alle nostre attese ed alle speranze del suo popolo.
Questo messaggio possiamo approfondirlo rispondendo a un paio di interrogativi.
- Cosa è avvenuto al Giordano di così straordinario, come dirà Pietro nella casa di Cornelio (2a lettura)?
Al Giordano Gesù di Nazaret ha detto con i fatti/gesti la sua forte solidarietà con i peccatori. Per questo il Padre lo ha mandato e per questo ha posto il Lui il suo compiacimento e lo ha riempito del suo Spirito. Intervenendo al Giordano, Dio Padre ha detto che Lui gode di Gesù. Alla stessa maniera che è contento – “si compiace” – per tutti coloro che cercano di vivere come Gesù.
In questo episodio, per la prima volta, in maniera esplicita, vediamo all’opera il nostro Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Lo vediamo all’opera per farci capire senza equivoci che Lui è un Dio vicino agli uomini peccatori e che non si vergogna di figli come noi. Non ci lascia soli ma si mette a fianco a noi e, in Gesù, esce con noi dall’acqua inquinata di una vita senza senso per rimettersi in cammino con noi verso orizzonti nuovi.
É questa la missione di Gesù, il Figlio amato dal Padre. E la sua missione pubblica è una missione segnata da una passione solidale con gli uomini, secondo il progetto del Padre.
D’ora in poi, essere con Cristo significa anche partecipare in maniera piena a questa sua missione.
- In che modo oggi la Chiesa tiene viva la realtà del Battesimo di Gesù al Giordano?
Attraverso i Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Purtroppo e nella migliore delle ipotesi, questi Sacramenti li abbiamo ridotti a tappe che scandiscono socialmente la nascita, la crescita e l’inserimento delle persone nel contesto della Chiesa.
Essi vanno invece vissuti come tappe che ci configurano a Cristo e ce lo fanno accogliere veramente come colui che da sempre è stato atteso e che ora sta con noi e con noi intende percorrere la strada che rende più bella la nostra vita e più sensata la nostra esistenza.