Dopo Andria, Fermo, Nizza, Dallas, Dacca, Nigeria, Aleppo, Ankara… Voglia di fermarsi perché stanchi e sopraffatti da quello che evocano questi nomi. Desiderio di tirare il respiro per riprendere con qualche speranza in più il proprio cammino. Gioia per aver superato un momento davvero faticoso della propria vita. Tutto questo può capitarci. E a me è capitato tante volte, soprattutto in questi ultimi giorni. Poi ti ritrovi in un luogo in cui le pietre, le persone, il paesaggio, la luce; ma anche il silenzio e le tenebre facilitano la ripresa del cammino interiore oltre che di quello fisico. È quello che ho percepito e, come me, percepiscono tutti quelli che passano per Romena e possono fermarsi. Romena è un porto di terra. … (testo completo)
Il Sole 24 Ore – Commenti e Inchieste/ Testimonianze dai confini – 23 luglio 2016 – Pagina 20