“Non un luogo di servizi, ma di relazioni con chi viene a fare questa bella esperienza, per dare il proprio contributo e per dire che c’è un modo di vivere diverso”. Con il tradizionale taglio del nastro, rigorosamente tricolore, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha inaugurato Casa Italia, il punto di riferimento per gli italiani a Cracovia. “Come Chiesa avvertiamo la fatica dei nostri territori, ma anche il compito di dire che non è finita e che, anzi, con questi ragazzi comincia una nuova stagione ”, ha sottolineato il vescovo che ha esortato a “non fermarsi”. “Ragazzi, fermarsi diventa letale per tutti”, ha detto agli animatori di Casa Italia e ai primi gruppi di giovani arrivati a Cracovia per la Gmg. “Confidiamo – ha aggiunto – nella vostra voglia di osare, di essere coraggiosi e audaci”.
Prima di tagliare il nastro e dare così avvio alle attività di Casa Italia, monsignor Galantino ha quindi mostrato la bandiera affidata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando che “quello che facciamo lo facciamo anche in nome dell’Italia e per la nostra Patria”.