Illustri autorità e cari amici,
sono molto lieto e onorato di partecipare oggi all’inaugurazione delle attività accademiche dell’Università Cattolica di Erbil. È una grande gioia vedere realizzarsi questo progetto, che possiamo certamente considerare come il fondamento di una storia nuova e di un futuro promettente.
La Chiesa italiana è impegnata, insieme a tante altre istituzioni, a offrire segni concreti di vicinanza alle famiglie di Erbil, alla comunità cristiana, a quella yazida e ad altre comunità toccate dalla persecuzione e costrette a lasciare la loro terra e i loro progetti. Ma la solidarietà che nasce dal sentirsi fratelli non può limitarsi ai bisogni più urgenti, deve saper guardare più lontano. Deve sostenere prima di tutto la speranza delle nuove generazioni, deve dare loro ragioni di vita e quindi gettare dei semi che portino frutto nell’avvenire. E quale seme è più carico di futuro e di rinnovamento della cultura e dell’educazione? ….