La pubblicazione del Rapporto Cinema 2018, culmine di un lavoro di ricerca scientifico rigoroso e complesso, certamente faticoso ma assai utile nelle indicazioni che se ne possono trarre tanto sullo stato dell’arte quanto sugli scenari futuri, è la conferma del vivo interesse che la Chiesa italiana continua a nutrire nei confronti del mondo del cinema. Un interesse multiforme, perfettamente incarnato dall’attività della Fondazione Ente dello Spettacolo, la quale ha saputo negli anni coniugare l’attenzione critica al “film ideale”, come amava chiamarlo Pio XII riferendosi a quel cinema capace di esaltare il meglio degli uomini, ispirandoli ed elevandone la dignità, agli altri aspetti di sistema del medium, dalla sua dimensione tecno-industriale a quella più propositiva e festivaliera, formativa e produttiva di contenuti.
Un’attività di scoperta, studio, monitoraggio a 360 gradi, consapevole delle trasformazioni che hanno investito il cinema nel suo secolo e passa di storia fino alla perdita di centralità nel sistema dell’audiovisivo appannaggio di altri medium, ma conscia altresì della sua insostituibilità come ambito di osservazione privilegiato a partire dal quale cogliere gli elementi salienti della nostra storia culturale e della ridefinizione del suo immaginario. Certamente è in questa accezione autenticamente culturale che va rintracciato il nucleo dei rapporti tra Chiesa e cinema, un rapporto inizialmente ambivalente, di dialogo e di rifiuto, ma che già a partire dagli anni sessanta, nell’ambito della ridefinizione della relazione Chiesa-mondo, si andava precisando come approccio costruttivo, orientato a favorire, dall’interno della cultura, spazi, prospettive e percorsi cristianamente ispirati. … (in allegato)
» ROMA – Presentazione Rapporto Ente dello Spettacolo, 28 maggio 2018